Unghia INCARNITA
Specialista in Sardegna
Il Dottor Alberto Bonfiglio è specializzato nel trattamento, cura e operazione dell' unghia incarnita (onicocriptosi), visita per appuntamento in diversi ambulatori della Sardegna (Cagliari, Quartu Sant'Elena, Oristano, ...).
Cos'è
L'unghia incarnita si verifica quando i bordi dell’unghia penetrano nei tessuti molli delle pliche ungueali laterali.
Si possono individuare tre tipi di unghia incarnita: lamina ungueale normale sottoposta a taglio improprio che nella crescita porta alla formazione di una “punta d’amo” che penetra nel vallo laterale; lamina ungueale incurvata per maggiore convessità (25%); lamina normale ma iperplasia delle pieghe laterali (75%).
L’iperplasia è di natura congenita e costituisce un fattore predisponente all’unghia incarnita soprattutto nei bambini.
La lamina incurvata può essere legata alla morfologia ossea della falange ma può anche verificarsi in seguito a patologie che conducano ad un ispessimento del letto ungueale sia infettive (micosi) che traumatiche.
L’unghia andrebbe tagliata in senso trasversale una volta uscita completamente dai valli laterali e bisognerebbe evitare, in condizioni normali, tagli obliqui che in persone predisposte possono comportare una successiva punta d’amo.
Anche la calzatura è importante nell’insorgenza della malattia. Infatti quando la tomaia della scarpa o anche le calze sino troppo stretti si genera una pressione tra le pieghe ungueali laterali e la lamina che conduce ad uno stato di infiammazione cronica con iperplasia dei margini ungueali e conseguenza tendenza dell’unghia a penetrare nei tessuti molli durante la crescita.
Ciò provoca ulteriore dolore, infiammazione, tumefazione e formazione di tessuto di granulazione e pone le condizioni per una sovrapposizione batterica.
Nella fase iniziale è ancora possibile una terapia conservativa che va necessariamente personalizzata.
Il trattamento consiste nel sollevare delicatamente il margine dell'unghia distaccandolo dalla plica ungueale infiammata ed inserire un ciuffo di fibre di cotone. Il paziente dovrà effettuare dei bagnetti due volte al giorno e si dovrà seguire attentamente la ricrescita dell'unghia.
Come atto aggiuntivo si puo' praticare, in genere previa anestesia tronculare e con strumentario sterilizzato, una interruzione longitudinale per pochi mm della placca ungueale, per ridurre la pressione laterale, e l'asportazione diagonale di un triangolo di lamina ungueale (la punta d'amo).
Se il trattamento conservativo è risultato inefficace e si è manifestata una infezione acuta (II stadio) o cronica (III stadio) si dovrà ricorrere ad una o più tra le seguenti opzioni terapeutiche:
- Avulsione parziale della lamina ungueale
- Avulsione totale della lamina ungueale
- Riduzione plastica della plica laterale
- Onicectomia parziale
- Onicectomia completa.
Tali procedure, che costituiscono le procedure di base della patologia ungueale, sono dei veri e propri interventi chirurgici che vanno eseguiti da personale esperto, in anestesia, in sede idonea e con strumentari sterili.
L'avulsione parziale e totale consistono rispettivamente nell'asportazione longitudinale di una porzione laterale o nell'asportazione totale della sola lamina ungueale. Tale procedura permette in genere, unitamente alla somministrazione di antibiotici di risolvere la sintomatologia dolorosa ed il processo infettivo. Il paziente dovrà poi consolidare il buon risultato con una corretta gestione della ricrescita dell'unghia.
In caso di infezioni recidivanti, una volta risolto il fatto acuto infettivo, e' opportuno intervenire con la onicectomia parziale che, il più delle volte, è risolutiva.
Tale procedura consiste, secondo la tecnica di Winograd, nella asportazione longitudinale di una porzione laterale di lamina ungueale, unitamente alla matrice germinativa (che appare di colore madreperlaceo), all'eponichio, alla cuticola ed al letto ungueale relativo alla porzione di lamina asportata.
Nei casi più gravi è necessario ricorrere alla onicectomia totale secondo Zadik che consiste nella asportazione in toto della lamina e della matrice, della cuticola e dell'eponichio.
Alle volte possono evidenziarsi, a distanza di tempo, delle piccole isole cornee o porzioni di unghia sul letto ungueale legate alla presenza di foci anomali di cellule germinative.
In certi casi può essere utile, per evitare le recidive nei casi di iperplasia delle pieghe laterali, praticare la plastica delle plica che consiste nella asportazione chirurgica di un cuneo di cute e sottocute, determinandone cosi una riduzione di spessore.
Nella mia pratica clinica mi avvalgo spesso della collaborazione dell'infettivologo, che diventa indispensabile, in un approccio multidisciplinare, in quei casi di infezione sostenuti da germi difficili per i quali le normali terapie antibiotiche non hanno efficacia. Una terapia mirata, consigliata dallo specialista, è condizione preliminare per il successivo approccio chirurgico.